andrew_lang_burnt_shadesANDREW LANG – Burnt Shades
(Whitelabrecs, 2016)

L’universalità del linguaggio del minimalismo pianistico trova nuova voce in Andrew Lang, pianista australiano al debutto discografico con “Burnt Shades”, lavoro breve che segue un Ep pubblicato in versione digitale tre anni fa.

In meno di mezz’ora, Lang offre un esaustivo saggio della sua capacità di creare bozzetti sonori costituiti non solo da fragili stille armoniche ma anche di un’ovattata congerie di risonanze, che ne amplificano la portata, definendone lo spazio sonoro nel quale sono collocate. È l’essenza di una prassi ambientale applicata al pianoforte, condivisa con maestri moderni quali Nils Frahm, Max Richter e altri, declinata da Land secondo una varietà di registri che, pur mantenendosi su un solco generalmente minimale, non mancano di pennellare fluidi crescendo melodici (in particolare in “Daze”).

“Burnt Shades” appare così il frutto, semplice ma finemente congegnato, di una sensibilità neoclassica non circoscritta all’esercizio accademico né alla sola ambientazione sonora, bensì tale da pennellare attraverso le note del pianoforte istantanee armoniche dalle buone potenzialità descrittivo-emozionali.

http://www.facebook.com/andrewlangmusician

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