moss_covered_technology_speicherbankMOSS COVERED TECHNOLOGY – Speicherbank
(Eilean, 2016)

Non è un mero vezzo quello di molti musicisti elettronici di utilizzare denominazioni diverse a seconda del contenuto delle loro produzioni; nel caso di Greg Baird il mutamento è particolarmente simbolico della diversa fisionomia artistica assunta sotto l’alias Moss Covered Technology, al debutto con le tredici tracce di “Speicherbank”.

Il nuovo lavoro segna peraltro il ritorno del produttore inglese sull’etichetta Eilean, alla cui serie di cento pubblicazioni aveva già contribuito due anni, allora sotto la sigla BMRN con “Immersion / Drift / Accretion / Shift”. Mentre quell’album era incentrato sulla contaminazione di un lessico ambientale con un ventaglio di ritmi e battiti di drum machine di derivazione urbana, “Speicherbank” presenta il profilo più astratto della tavolozza sonora di Baird, declinato tanto nelle sue componenti sintetiche morbide e sognanti quanto in quelle di torbida oscurità ambientale.

Non che gli aspetti dinamici siano del tutto scomparsi dall’orizzonte dell’artista inglese, tanto che si ritrovano presenti in maniera piuttosto pervasiva in brani quali “Story, Story” e “Last Door On The Left”, ma sono per lo più calati tra risonanze di tastiere (“Remembered”, “Blinding Silence”) o del tutto diluiti in un’ambience sintetica (“Pirate VHS Dealer”, “Sunmachines”), in prevalenza eterea (“Susa”) ma non priva di saturazioni opprimenti, quasi ai confini del rumore (“Case II”, “Open Eyes”).

Il flusso di frequenze che ne risulta, comunque molto distante dall’enfasi ritmica di BMRN, avanza invece per passaggi graduali, attraversando i multiformi strati di una coltre sonora morbida ma irregolare, nelle sue minute screziature di luce e tenebra, di quiete apparente e tangibile tensione ambientale.

https://www.facebook.com/BMRNMUSIC

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