ADAM SCOTT GLASSPOOL – Any Joy E.P.
(Poles Apart, 2017)

Quarto appuntamento in formato Ep per Adam Scott Glasspool, artista inglese la cui collana di pubblicazioni brevi è andata via via affrancandosi dal cantautorato cristallino del primo “On Dreams“ (2015).

Benché fin da allora trasparisse l’interesse di Glasspool per ambientazioni dilatate, nei due anni successivi a quel primo segnale solista le componenti atmosferiche della sua musica hanno via via preso il sopravvento, fino a dominare completamente il nuovo Ep “Any Joy”. Il compiuto mutamento di paradigma si percepisce fin dall’iniziale “This Can Be” e dai suoi oltre sette minuti costellati da flebili pulsazioni e frequenze ovattate, che avviluppano segnali vocali filtrati, ad esse pienamente saldati nella rappresentazione di un futuribile scenario post-umano.

Mentre tali elementi ritornano nell’altro lungo brano che chiude l’Ep, i due centrali da un lato deviano verso un’ambience narcolettica (“Arkansas”) e dall’altro si riconnettono ai sentori bucolici di una canzone contemplativa (“In The Shade Of The Trees”), che insieme alla conclusiva “Where I Am Unknown” rendono davvero emblematica la transizione di Glasspool, osservatore sensibile della countryside e suo cantore aggiornato ai tempi della modernità.

https://www.facebook.com/adamscottglasspool

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