LJERKE – Ljerke
(Eilean, 2018)
Ormai veterani della scena sperimentale olandese e protagonisti di innumerevoli collaborazioni (con Rutger Zuydervelt, Gareth Davis, in Piiptsjilling e The Alvaret Ensemble) i fratelli Jan e Romke Kleefstra hanno intrapreso in Ljerke un ambizioso progetto di improvvisazione che coinvolge trasversalmente linguaggi artistici e musicisti di estrazione affine. Accanto a loro e al percussionista Sytze Pruiksma, la sezione musicale è formata da tre colleghi norvegesi (Alexander Rishaug, Hilde Marie Holsen e Michael Duch) ed è completato dai versi declamati da Jan e da un impianto visuale curato da Marco Douma e Haraldur Karlsson.
Suono, poesia e immagini sono le componenti di un’opera che coniuga destrutturazioni sonore e diafane astrazioni armoniche in orizzonti di totalizzante surrealismo. Le improvvisazioni elettro-acustiche dell’ensemble, costellate da spettrali parti vocali, oscillano da dissonanze e saturazioni di elettricità statica a compassati impulsi e vibrazioni di stampo jazzy, apportate dalla tromba della Holsen e dal contrabbasso di Duch, dando luogo a sei tracce indecifrabili e complesse, che ben rispecchiano l’interrelazione post-moderna tra codici espressivi.
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