RAPHAEL LOHER Hug Of Gravity (Hallow Ground, 2025) Il secondo album di Raphael Loher consta di quattro lunghe tracce (tutte intorno ai venti minuti di durata), interamente risultanti dall’ elaborazione di una serie di performance in studio, realizzate a margine del debutto “Keemuun” (2022). L’approccio del compositore svizzero ruota tutto intorno alla tecnica del ‘prepared…
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ARVIN DOLA O Ghost (Dragon’s Eye, 2025) Un processo di elaborazione personale e il radicamento concettuale nella ‘hauntologia’ costituiscono le premesse del primo lavoro pubblicato a proprio nome da Arvin Dola, a valle di una serie di diverse collaborazioni ed esperienze artistiche. Come il suo titolo lascia presagire, “O Ghost” è una sequenza di otto…
BRUNO BAVOTA I’m Losing You (Oscarson, 2025) A differenza di numerosi altri interpreti del minimalismo neoclassico, abitualmente molto prolifici, Bruno Bavota si è dato tempo, impiegando gli ultimi anni per percorre strade nuove, come la splendida collaborazione con Chantal Acda (“A Closer Distance“, 2022). In “I’m Losing You” torna ad applicarsi al suo pianoforte, ridefinendone…
BIRD BATTLES Into The Unknown Twilight (Sleep In The Fire, 2025) Bird Battles è collaborazione transoceanica tra Euan Millar-McMeeken (Glacis, Civic Hall) e Jesse Narens. Pur provenendo da retroterra diversi, per entrambi non è inedita l’introduzione di elementi vocali nelle loro manipolazioni sonore. “Into The Unknown Twilight” porta questo loro comune interesse in primo piano,…
MADELEINE COCOLAS Syndesis (Room40, 2025) Reduce dalle divagazioni liquide di “Bodies” (2024), Madeleine Cocolas si tuffa letteralmente nella memoria, personale e sonora. Quello racchiuso in “Syndesis” è innanzitutto un viaggio alla riscoperta delle origini greche dell’artista australiana, intrapreso da field recordings raccolti in loco e quindi incapsulati in uno stratificato microcosmo sonoro. La prima metà…
SIAVASH AMINI Caligo (Room40, 2025) Il legame di Siavash Amini con la sua terra, sofferto e difficile, si percepisce in filigrana a numerose delle opere che lo hanno reso tra gli esponenti più affascinanti della scena sperimentale iraniana. In “Caligo” quel legame compie un passaggio ulteriore, andando alle radici di alcune delle registrazioni pianistiche più…
‘T GERUIS The Kindest Encounters (Home Normal, 2025) In un panorama vasto e spesso troppo uniforme come quello della musica latamente “ambientale”, l’impronta dell’enigmatico artista belga ‘t Geruis è invece riuscita a distinguersi fin dal debutto “Various Thoughts And Places” (2021). L’approccio istintivamente analogico, il suono granuloso e la seppiata hantologia concettuale si ritrovano appieno,…
MIKE LAZAREV Tarnished Tapes And Saturated Signals (Dronarivm, 2025) Nel raccontare la musica così come nel realizzarla, Mike Lazarev non smentisce il suo approccio istintivo e cinematico. È quanto avviene anche nel suo ultimo lavoro, del cui contenuto è già rivelatore il titolo. Gli otto densi brani che ne formano la scaletta sono appunto la…
ARIES MOND Edge Angles (Whitelabrecs, 2025) Pur partendo da premesse di minimalismo pianistico, nella sua produzione sotto l’alias Aries Mond, Boris Billier ha sovente ricercato percorsi tematici e produttivi non lineari. In “Edge Angles” l’artista francese si è cimentato con l’estemporaneità realizzativa, tentando di catturare in presa diretta la fugacità dell’ispirazione. Sono così scaturite nove…
JOLANDA MOLETTA AND KAREN VOGT Sea-Swallowed Wands (Quiet Details, 2025) Dall’incontro tra Jolanda Moletta e Karen Vogt, avvenuto nella residenza francese dell’artista australiana, era già scaturita una lunga traccia pubblicata sul finire dello scorso anno. “Sea-Swallowed Wands” ne raddoppia la durata a quaranta minuti, segmentandola in una sequenza di brani separati, eppure contrassegnati dal medesimo…
EVE ADAMS American Dust (Basin Rock, 2025) La polvere e i grandi spazi popolano spesso l’immaginario di qualsiasi espressione artistica americana. Per il suo secondo disco, quattro anni dopo “Metal Bird”, Eve Adams ha scelto di immergervicisi, respirando i luoghi desertici del southwest, alla ricerca di radici musicali e di un’essenza individuale. Entrambe trovano sintesi…
ELISABETH KLINCK Chronotopia (Hallow Ground, 2025) La voce del violino e quella di Elisabeth Klinck si fondono, nel suo secondo album, a creare atmosfere di straniante minimalismo. Nelle undici, scheletriche “canzoni” di “Chronotopia” la compositrice belga declina lamai scontata combinazione tra sperimentazione e melodia secondo un registro avvolgente, che introietta accenti folk nel linguaggio dell’improvvisazione…
DAG ROSENQVIST Tvåhundra ord för ensamhet (Dronarivm, 2025) Quando Dag Rosenqvist concentra la propria ricerca sonora sulle sole note del pianoforte è solito dispensare miniature di delicata introspezione. È quel che avviene nel suo ennesimo lavoro, il cui titolo significa “duecento parole per solitudine”, parafrasi che rimanda all’incanto e alla complessità descrittiva della neve. In…
GABRIEL BRADY Day-blind (Tonal Union, 2025) Sette concise cartoline elettro-acustiche, sospese tra terra e cielo, costituiscono il biglietto da visita di Gabriel Brady, compositore statunitense al debutto all’insegna di una originale intersezione di linguaggi. La musica d’ambiente e il folk, registri cameristici e impulsi modulari convivono in un enigmatico puzzle del quale, ad ogni brano,…
LUCY GOOCH Desert Window (Fire, 2025) Pur avendo all’attivo solo una manciata di Ep, Lucy Gooch ha da tempo attratto le attenzioni dei cultori dell’ambient music sotterranea e di quelli delle melodie più carezzevoli. Il fascino intrinseco di entrambe e il lieve pathos del tocco dell’artista inglese si trovano adesso notevolmente amplificati nel suo primo…
SVEN LAUX The Undefined Feeling Of Discomfort (Whitelabrecs, 2025) Oltre lo scenario delineato fin dal titolo, “The Undefined Feeling Of Discomfort” eleva la composizione ambientale a veicolo per la costruzione di un denso microcosmo emozionale. Cupo nelle premesse, nel mood e nelle basse frequenze miste a vocalizzi spettrali della sua parte iniziale, il lavoro condensa…
ANGÈLE DAVID-GUILLOU Music for PAN TO MIME (Akrotiri, 2025) Da quando ha intrapreso le sue esplorazioni di compositrice d’avanguardia, Angèle David-Guillou ha lavorato sui diversi piani della destrutturazione minimale e dell’amplificazione orchestrale. Entrambi si intersecano nel suo sesto album, primo per l’etichetta da lei fondata, realizzato per la colonna sonora del film di Michel S’…
SATOMIMAGAE Taba (RVNG Intl., 2025) La coniugazione di un’ambience delicatamente onirica con vere e proprie canzoni acustiche costituisce ormai consolidata cifra stilistica del progetto Satomimagae. Al quarto album, la musicista giapponese compie un ulteriore passo nel suo percorso di ricerca, discostandosi dai retaggi folk tradizionali del precedente “Hanazono” (2021), integrando nelle miniature pennellate dal suo…
REBEKKA KARIJORD The Bell Tower (Bella Union, 2025) Reduce dal toccante diario personale di Complete Mountain Almanac, accanto a Jessica Dessner e con la fondamentale assistenza dei fratelli Aaron e Bryce Dessner (The National), Rebekka Karijord torna con un’opera solista, dalla genesi e dai contenuti estremamente articolati. Già nota per la sua sensibilità ambientale (non…