MADELEINE COCOLAS – Ithaca (Someone Good, 2020) Pur avendo ben poco a che fare con l’epica, l’Ithaca di Madeleine Cocolas simboleggia un ritorno a casa. Così veniva infatti identificata la zona di Brisbane nella quale l’artista australiana è tornata a stabilirsi dopo quasi un decennio trascorso in giro per il mondo, che l’ha vista pubblicare…
Tag: someone good
YTAMO – Vacant (Someone Good, 2020) Da circa quindici anni, Ryoko Araki è uno dei segreti meglio custoditi dell’arte musicale giapponese. Tra coloro che l’hanno scoperta, vi è Lawrence English, che per la seconda volta (dopo “Mi Wo”, 2016) ne propone un lavoro sotto l’alias Ytamo per l’etichetta collegata alla sua Room40. Nei suoi otto…
ANDREW TUTTLE – Alexandra (Someone Good, 2020) La musica di Andrew Tuttle continua a inseguire immagini e memorie attraverso una brulicante ambience acustica. Quelle sottese ad “Alexandra” rimandano alla sua biografia personale, precisamente alla progressiva trasformazione urbana della zona di Alexandra Hills, sobborgo di Brisbane dove ha vissuto da giovane. Una combinazione di nostalgia bucolica…
ANDREW TUTTLE – Andrew Tuttle (Someone Good, 2018) Dalle distopie digitali di “Fantasy League” (2016) alla prevalente struttura acustica del suo terzo album, il filo conduttore delle creazioni di Andrew Tuttle è sempre quello dell’esplorazione di spazi sonori sospesi tra sogno e realtà. Le otto tracce del lavoro nascono da una residenza artistica a Stoccolma e…
HACO – Qoosui (Someone Good, 2017) Veterana della scena alternativa giapponese, la vocalist e polistrumentista Haco in oltre vent’anni di attività ha presentato multiformi manifestazioni della sua ricerca sonora che, originata da un approccio post-punk, attraversato post-rock e improvvisazione, elettro-acustica e field recordings. In “Qoosui” l’artista nipponica condensa gli aspetti più evanescenti della sua arte,…
ANDREW TUTTLE – Fantasy League (Someone Good, 2016) La realtà virtuale, il contatto sociale attraverso i mezzi informatici e l’alienazione che ne deriva rappresentano i vari momenti del gioco “Fantasy League”, al quale Andrew Tuttle (Anonymeye) ha fatto aderire le sue ultime avventure elettro-acustiche. L’oggetto dal quale ha tratto le mosse l’ispirazione dell’artista australiano e…