LARA LELIANE – Free
(Homerecords, 2015)
Non è un mistero che la biografia personale di un musicista ne plasmi la personalità artistica; nel caso della Lara Leliane, l’attitudine al viaggio instillata in lei nei sette anni nei quali ha seguito la madre tra il natio Belgio, la Francia e la penisola iberica innervano in maniera decisiva le sue canzoni, per la prima volta raccolte in forma organica in un album dall’emblematico titolo “Free”.
Lara non solo canta indifferentemente in inglese, francese e spagnolo, ma di quei luoghi fisici (e di altri più esotici esplorati attraverso la scoperta di strumenti e linguaggi) ha assorbito profondamente la cultura musicale e anche l’estetica attraverso la quale proporre le sue canzoni.
Non è un caso, dunque, che le dieci canzoni di “Free” siano uno sconfinato catalogo di riferimenti possibili, eppure resi omogenei dalle interpretazioni dell’artista belga, come sospese in uno stato di trance, in un altrove nel quale la sua voce suadente disegna fragili filigrane armoniche e dispensa al tempo stesso basse tonalità jazzy e si inarca in torsioni acute e vagamente arty.
Distante dalle convenzioni e anche da tradizioni univocamente identificabili, la Leliane spazia con naturalezza tra suggestioni mediterranee intese ad ampio raggio, inglobando non solo brio latino ma anche timbriche africane, veicolate in particolare dall’oud di Tristan Driessens, che si associa al clarinetto e a percussioni sfumate negli arrangiamenti di canzoni dotate di un fascino arcano e delle calde tinte del sole e della sabbia.
Benché non manchino canzoni propriamente dette (l’apertura “Nothingness”, la notturna “Little Master” e le eleganti soluzioni jazz della title track e di “Valse Amoureuse”, il flamenco di giocosa sacralità di “La prima vez”), il composito canzoniere di Lara Leliane è connotato soprattutto da un approccio pienamente libero, rispecchiato appunto dal titolo dell’album, corroborato dalla libertà di un’artista bohémienne per natura e come tale in grado di sintetizzare nella sua proposta musicale un intrigante sincretismo di storie e culture.