NADIA REID – Preservation (Spunk / Basin Rock, 2017)* Quasi per caso, due anni fa, il nome di Nadia Reid ha cominciato a circolare nel microcosmo indipendente internazionale, superando l’isolamento fisico e creativo della sua Nuova Zelanda, dove alla fine del 2014 aveva pubblicato l’album di debutto “Listen To Formation, Look For The Signs”. Ci…

SOPHIE HUTCHINGS – Wide Asleep (Preservation, 2016) Già nella transizione tra il cristallino minimalismo pianistico del debutto “Becalmed” (2010) e i notturni orchestrali del seguito “Night Sky” (2012) si era colta la propensione di Sophie Hutchings per un formato dalle più articolate potenzialità espressive. Nei quattro anni intercorsi da quel lavoro, l’artista australiana ha ulteriormente…

TALK WEST – Black Coral Sprig (Preservation, 2014) Dal sottobosco delle cassette, approda a un vero e proprio album l’ennesima incarnazione di Dylan Golden Aycock (Mohawk Park, The Doldrums). “Black Coral Sprig” è una sequenza cinematica di otto cartoline sonore nelle quali il caldo picking del chitarrista di Tulsa si fonde con ammalianti vapori ambientali. Comune…

OLAN MILL – Hiraeth (Preservation, 2013) Per Alex Smalley, la dimora alla quale era intitolato il precedente lavoro non è luogo sinonimo di rifugio, bensì l’idea figurata di una pace di impossibile conseguimento. È questo il significato sotteso al termine gallese “Hiraeth”, che designa la nostalgia di una casa alla quale non si può far…

GRAND SALVO – Slay Me In My Sleep (Preservation, 2012) Cantautore australiano dall’intenso lirismo e dalla spiccata sensibilità per arrangiamenti orchestrali, Paddy Mann si è costruito un piccolo culto intorno ai cinque album pubblicati negli atti sotto l’alias Grand Salvo. Oltre al pregevole contenuto musicale, che spaziava da un intimismo drake-iano a spunti di minimalismo…

SOPHIE HUTCHINGS – Night Sky (Preservation, 2012) Il debutto “Becalmed” (2010) aveva rivelato Sophie Hutchings quale interprete di un minimalismo pianistico dall’intenso contenuto emozionale. Alla seconda prova, la polistrumentista australiana si dimostra non solo ispirata omologa di “colleghi” quali Dustin O’Halloran o Peter Broderick, ma sensibile artefice di trame melodiche che, pur sempre incentrate sul pianoforte,…

SOPHIE HUTCHINGS – Night Sky (Preservation, 2012) Her debut “Becalmed” (2010) revealed Sophie Hutchings as a piano performer focused both on minimalism and deep emotional poignancy. On her second album, the australian poli-strumentist establishes herself not simply as inspired counterpart of “colleagues” as Dustin O’Halloran or Peter Broderick, but as sensitive crafter of warm melodic pieces. Still centered…