THE HERMIT CRABS – In My Flat
(Matinée, 2015)
Otto agili canzoni indie-pop registrate nel lontano Idaho con Jeremy Jensen e Jake Hite di The Very Most segnano il ritorno sulle scene di Melanie Whittle, ormai esclusiva titolare del marchio The Hermit Crabs.
Passa il tempo e cambiano i compagni di viaggio, ma non muta la vena pop genuina e articolata della songwriter scozzese, che nel suo nuovo mini-album “americano” mantiene inalterata e anzi sviluppa la spontaneità di una scrittura estremamente personale, eppure adusa alle collaborazioni.
Lungo i ventidue minuti di “In My Flat” si ritrova infatti inalterato il fragile intimismo da cameretta di canzoni che con tocco lieve raccontano di relazioni sentimentali tormentate, semplici storie d’amicizia e giocosi attestati di stima per altri artisti. Nell’appartamento della Whittle, figurativamente effigiato nel titolo del lavoro, si avverte però anche la presenza tangibile dei musicisti che nell’occasione l’hanno supportata, alimentando mood e colori variabili alle sue canzoni.
Le otto canzoni di “In My Flat” rappresentano infatti fedelmente i vari lati della personalità artistica della Whittle, brillante e spensierato in brani quali “Bravado And Rhetoric” e “Stuart Murray”, ove viene opportunamente sostenuto da chitarre pronunciate e ritmiche vivaci, ma anche impregnato di agrodolce intimismo in “I’m A Fool” e “Damage Control”, ove le chitarre assumono languori jangly e affiorano delicati passaggi acustici.
Non mancano, quasi inevitabilmente, raffinati omaggi sixties (“Tracey Emin’s Bed”, “Should I Drop You Off?”), ulteriore sfaccettatura della personalità artistica di Melanie Whittle, che nella collaborazione con The Very Most ha trovato complemento ideale per la sua formula pop fresca e godibile, che come tale non conosce tempo né età.