LYNDSIE ALGUIRE – Clair Obscur
(Time Released Sound, 2013)
I titoli prescelti per i suoi lavori dalla pianista canadese Lyndsie Alguire descrivono già fedelmente il contenuto della sua formula di minimalismo “sporcato” di detriti elettronici. A differenza del debutto “Suspended In Light” (2011), le quattro tracce di “Clair Obscur” portano nella penombra la danza delle note del pianoforte, sospesa in un pulviscolo di microsuoni che attraversano una luce diafana, che trae le mosse da armonie oniriche (l’iniziale “I Was Dreaming Of You”) per avvolgersi poi in frammenti sintetici costeggianti il rumore.
La limpidezza di “You Used To Look Happy” cede così il passo alla densa torsione di “The Twin Stones (Lovechain)”, culminante in segmentazioni ritmiche, mentre gli oltre dieci minuti di “All Possible Stories” (da sola quasi metà della durata dell’Ep) svaporano in sinuose spire ambientali.
Una conclusione non priva di contenuto epico per un breve saggio delle potenzialità di una versatile interprete del neoclassicismo ambientale.