ÓLAFUR ARNALDS
Roma, Chiesa Evangelica Metodista
17 maggio 2013
Uno sguardo alla Chiesa Metodista gremita anche nei posti in piedi può fedelmente rappresentare la dimensione alla quale sono ormai pervenute, in ambito (latamente) “indie”, le varie declinazioni neoclassiche gravitanti intorno a minimalismo pianistico e lavorazioni elettroniche.
Ancora giovanissimo, ma già affermato quale credibile alfiere del genere, Ólafur Arnalds si presenta dal vivo accompagnato da un quartetto d’archi e da un controller elettronico per un concerto nel quale, tralasciati i tentativi di dare una voce alle sue composizioni dell’ultimo “For Now I Am Winter“, affida al suo piccolo ensemble da camera saggi di semplicità romantica interpolata da un’impercettibile grana ambientale o da pulsazioni piuttosto sensibili.
Nel secondo caso, i brani assumono consistenza più densa, deviando più agevolmente dai rischi di manierismo inevitabilmente insiti nella proposta dell’artista islandese.
(pubblicato su Rockerilla n. 394, giugno 2013; foto Roberto Panucci)