TWO TWINS – Anonymous Unanimous
(Bleek, 2014)
Se qualche cultore del folk casalingo, “Anonymous Unanimous” fosse balzato agli occhi per la presenza nelle sue fila di Sara Kermanshahi (due discreti lavori sotto l’alias Natureboy), già le prime note sono più sufficienti per comprendere che il contesto del lavoro è ben diverso dall’essenzialità di un formato espressivo disadorno.
Del resto, nonostante la presenza vocale della Kermanshahi, il progetto Two Twins è completo appannaggio del suo produttore, Cedar Apffel, in precedenza attivo sotto la denominazione di Masterface. Le nove tracce di “Anonymous Unanimous” sono infatti inequivocabilmente farina del suo sacco e soprattutto prodotto di una vocazione a ricche sonorità elettroniche, variamente manifestata nel corso del lavoro.
Si passa infatti con agilità dall’electro-pop screziato dell’iniziale “Thomas” alle impennate acide della successiva “Bell Tower”, per poi depotenziare via via l’impatto sonoro attraverso il filtro dream-pop di “Undermine” e i riverberi di “No Windows”.
Tutto vede la netta predominanza delle tastiere, assistite da saltuarie torsioni elettriche e cadenzate da ritmiche ben definite. Il meglio del lavoro si riscontra però proprio negli episodi dai toni più morbidi e sognanti, che lasciano intravedere l’interesse per formati espressivi più raffinanti e compunti, tanto da scolorare infine nel quarto d’ora ambientale della conclusiva “Eucalyptus”, congedo contemplativo di un disco dalle tinte electro serrate e stranianti.