FINNMARK! – Things Always Change
(Beko, 2015)
La contea di Finnmark costituisce la regione nord-orientale della Norvegia, terra dei Sami, del sole di mezzanotte e di Capo Nord. La Scandinavia è tuttavia solo una delle passioni di una band di Leeds che ne ha prescelto il nome per contrassegnare, insieme a un evidente punto esclamativo, le proprie sbarazzine canzoni pop.
È chiaro fin da tali premesse l’approccio divertito alla musica dei ragazzi inglesi, che non mancano di dichiarare il loro amore per la penisola scandinava, la bicicletta, i gatti e la fotografia in sede di presentazione di “Things Always Change”, conciso album di debutto che segue alcune tracce distribuite in rete e l’Ep “We’re Not Köping” del 2013.
Negli appena ventisei scorrevoli minuti del disco, la band inglese presenta in maniera integrale il proprio immaginario pop, ostentatamente “di retroguardia” nella sua frizzante sintesi di nostalgie sixties e, non a caso, suggestioni scandinave, eppure estremamente brillante e godibile nelle sue pillole di leggerezza di nemmeno tre minuti in media.
Interi decenni della tradizione pop britannica scorrono in rapida sequenza lungo brani come “Can’t Go On” e “Cardigan Fields”, colorate da accenti twee appena bilanciati dal timbro vagamente oscuro del cantante e dalla vorticosa pluralità di riferimenti presenti nel disco, dai Guided By Voices omaggiati nella cover di “Jar Of Cardinals” agli Stereolab che riaffiorano alla mente per la circolarità delle linee melodiche, l’uso giocoso di vecchio tastiere analogiche nelle varie “Losing My Style”, “Top Of The Pops” e in “Transpennine Express”, canzoncina solare e piacevolmente intossicante che sembra uscita dal catalogo dei Cats On Fire più ispirati.
Spensieratezza e sottile malinconia nordica (palesata in “Northern Coastline” e nella riflessiva conclusione affidata ai fiati “Still Can’t Win”), capacità di non prendersi troppo sul serio e consapevolezza nell’affrontare molto seriamente quell’affare immarcescibile che è l’indie-pop d’autore fanno di “Things Always Change” un disco godibilissimo, un piccolo scrigno di canzoni perfette per accompagnare le lunghe giornate baciate dal sole di un’estate non soltanto nordica.