TIMEDOG – The Fragile Present
(Shimmering Moods, 2015)
Anticipato dal gemello “The Place Between This World and the Next”, visionaria traccia unica di cinquanta minuti di densa nebbia ambient-drone, “The Fragile Present” è la più organica creazione recente di Pete Burton, polistrumentista e compositore sperimentale scozzese, sotto l’alias TimeDog.
Il lavoro è una lunga galleria sonora di oltre settanta minuti di durata, nei cui tredici brani si susseguono istantanee estremamente eterogenee, improntate non soltanto alla definizione di un’ambience percorsa da strumenti acustici e field recordings, bensì indirizzate a formare, quali tessere di un puzzle, i punti intermedi di un viaggio mentale alla scoperta di orizzonti sonori di volta in volta nuovi e a tratti sorprendenti. Quest’ultimo è in particolare il caso delle percussioni etniche che, al centro del lavoro, scandiscono “Let Them In”, introducendo un elemento esotico tra le emozionali filigrane pianistiche di brani quali “Counters”, “Fragile Presence” e “The Gateway” e le soffuse rifrazioni ambientali che trovano il loro apice in “Pure Form” e nelle due lunghe tracce finali “The Pilgrimage” e “Testament”.
Oltre a una latente dimensione orchestrale, evidenziata vieppiù da “The Place Between This World and the Next”, nel lavoro vi è una prevalente tensione alla creazione di mondi fantastici, delimitati dalla miscela tra digitale e analogico che sottende alle composizioni di Burton, artefice di viaggi sonori tra ambient music e psichedelia, senza tuttavia disperdere il contenuto suggestivo definito da pianoforte e field recordings.