ANNA CORDELL – These Walls E.P.
(Self Released, 2015)
Ci sono vie molto diverse per arrivare a pubblicare le proprie canzoni; le vie della rete senz’altro aiutano, ma devono anche verificarsi determinate condizioni personali e oggettive. È così che l’australiana Anna Cordell è pervenuta al breve Ep digitale “These Walls” ben oltre i trent’anni e dopo la nascita della sua quarta figlia, quando si è finalmente sentita pronta a imbracciare di nuovo la chitarra, rispolverando un’attitudine musicale coltivata fin dalla gioventù.
Nell’Ep la Cordell è affiancata da un piccolo ensemble da camera, composto da archi, flauto e basso, che colora il suo songwriting delicato, orgogliosamente “in minore”, di arrangiamenti ariosi dalle sfumature romantiche. Alcuni dei cinque brani presentano dinamiche abbastanza definite, con aperture ritmiche e melodie scorrevoli che consentono all’incantato timbro vocale dell’artista australiana di raggiungere i punti più elevati della sua vocalità altrimenti morbida (“Michael” e “Now I Know”). A tali strutture compositive, che paiono avvicinare la Cordell a canoni vagamente indie-folk, corrisponde invece il misurato, intimo romanticismo della title track e di “Blue Rose”, pennellato con colori pastello sulla tela al tempo stesso esile e resistente intessuta dagli archi su dolci corde acustiche e aggraziate armonie bucoliche.
Tutto ciò rende l’Ep un esaustivo biglietto da visita per Anna Cordell, artista il cui maturo avvicinamento alla produzione musicale non tradisce la freschezza di una scrittura raffinata, che affascina con discrezione e induce ad attendere da lei ulteriori, più articolate prove. Del resto, “These Walls” dimostra come, per dare a una passione innata concreta forma di canzoni, non sia mai troppo tardi.