WES TIREY – Black Wind
(Scissor Tail, 2016)
Rivelatosi da giovanissimo quale già matura voce del perenne rinnovamento del classico cantautorato folk statunitense con il fulminante Ep “I Stood Among Trees” (2013), Wes Tirey aveva da allora preferito seguite strade diverse e più impervie, dedicandosi piuttosto a intessere complesse trame di un misticismo acustico su corde pizzicate, perseguendo derive ancor più sperimentali sotto forma di sonorizzazioni di immagini e cassette acustiche nelle quali accanto alla chitarra comparivano tastiere ed effetti.
Per l’artista dell’Ohio è adesso tempo per un ritorno alle canzoni, a un registro cantautorale distillato nel corso degli anni anche proprio attraverso le diverse esperienze condotte. Tale ritorno assume le sembianze di “Black Wind”, mini-album di quasi mezz’ora nel quale Tirey combina il ritorno a una dimensione espressiva di scarna essenzialità, priva com’è di elementi elettronici e di artifici produttivi, con una significativa estroversione dei suoi brani a una dimensione comunicativa non soltanto per la presenza di testi cantati ma soprattutto per la loro immediatezza, nonché per la condivisione del brano di apertura “All The Livelong Day” con l’ulteriore voce di Kath Bloom.
Proprio questo duetto su una ballata di impianto classico e dall’arioso passo armonico costituisce una sorta di svolta nelle modalità espressive di Tirey, che padroneggia con consumata confidenza il proprio basso timbro vocale che, ulteriormente arrochito rispetto alle affinità dylaniane già evidenti nell’esordio, funge da ideale complemento tanto di spunti di un’agile poetica dal vivace sapore western (“Sojourn”) quanto di nuovi istantanee di un’introspezione umbratile (“I Wonder As I Wander”), comunque sviluppata in prolungate progressioni dinamiche (“Lois”). In queste ultime, che ricorrono in maniera particolarmente evocativa nella conclusiva title track, si percepisce il lascito delle recenti esplorazioni sonore di Tirey, adesso funzionali ad arricchirne l’espressione di un ventaglio di suggestioni che si attagliano alla perfezione a un ritrovato songwriting al tempo stesso classico e avventuroso.