LIGHT OF WOODS – Field Notes
(Other Songs Music Co., 2016)
Le contemplazioni acustico-ambientali di incontaminati paesaggi naturali non conoscono luoghi circoscritti, ma solo la sensibilità dello sguardo di chi le pratica. Molto distante dalla countryside britannica, luogo privilegiato per simile formula espressiva, sulla costa pacifica degli Stati Uniti, lo sguardo di Mike Grigoni abbraccia ampie vallate e boschi sconfinati come solo le dimensioni del continente americano possono far concepire; in questo contesto, o comunque in uno molto simile, si può facilmente immaginare abbiano tratto origine i sette brani strumentali racchiusi nel breve lavoro di debutto di Grigoni sotto l’appropriato alias Light Of Woods.
In “Field Notes” si ritrovano spunti dall’ambiente naturale e dal mondo naturale, così come riferimenti alla quotidianità personale di Grigoni, filtrati attraverso le risonanze emesse dalla sua pedal steel, dosate e lasciate libere di dispiegare placidamente tutte le loro frequenze, come pennellate di bozzetti dai contorni sfocati, più spesso adombrati dal lento stillare di toni e timbriche, ma talora anche avvolti da soffici coltri di vapori ambientali (“Hills”).
Tra nostalgiche sensazioni atmosferiche (“Sparrow”) e carezzevoli filigrane armoniche (“Daughter/Son I”, “Foxes”), scorrono i poco più di venti minuti dell’Ep, il cui incantato esito (“Daughter/Son II”) lascia scolorare il paesaggio esteriore a una dimensione interiore che reca con sé l’essenza più autentica di un microcosmo naturale placidamente scandito da tocchi di corde ed effetti evocativi di un confortevole calore autunnale.
Bello, che bello