ELLE MARY & THE BAD MEN – Constant Unfailing Night
(A Modest Proposal, 2017)
È ben distante dai cliché della timida ragazza con la chitarra acustica e la voce sottile Elin Rossiter, giovane cantautrice di origine gallese ma di stanza a Manchester, al debutto supportata da una sezione ritmica che insieme a lei forma la piccola band Elle Mary & The Bad Men. Non solo infatti la Rossiter imbraccia con decisione una chitarra elettrica, ma l’espressività profonda e inquieta delle sue interpretazioni ne sanciscono la distanza da quel folk che pure ne costituisce le radici artistiche, di recente trasformate fino a privilegiare cadenze rallentate e a tratti spigolose.
Prendono così forma i nove asciutti brani raccolti nel debutto “Constant Unfailing Night”, risultante da una varietà di combinazioni di una forza introspettiva venata di tonalità seppiate di testi e interpretazioni con i graffi compassati di un blues virato slowcore che esalta la spiccata espressività della Rossiter. La decisione della sua voce, che pure non rinuncia a pregevoli armonizzazioni, caratterizza fortemente tutti i brani, risultando placida e introspettiva nei passaggi più lenti e umbratili, quali quelli delle pregevoli “Pretend” e “Undead”, persino rabbiosa nell’inseguire le progressioni elettriche di “Happiness” e “Behave” e le circolari altalene emozionali delle coinvolgenti “Dark” e “Ocean”.
In equilibrio tra tensione introspettiva e sua repentina liberazione, tra l’austera dolcezza di Edith Frost e la vibrante intensità di Carla Bozulich dei temi dei Geraldine Fibbers, Elle Mary & The Bad Man hanno confezionato un album diretto ed efficace, niente affatto scontato e proprio per questo tale da rivelare la personalità di una giovane artista con tutte le carte in regolare per imporsi all’attenzione di un pubblico più ampio rispetto a quello della sola sotterranea nicchia cantautorale.