EQUAL STONES – Below Zero
(Glacial Movements, 2019)
Mentre un diafano calore primaverile comincia a sciogliere il gelo invernale, il nuovo lavoro di Amandus Schaap riconduce a un immaginario di ghiacci perenni, preservati appunto da temperature costantemente negative. Il “sotto zero” dell’artista olandese designa tuttavia una condizione al tempo stesso fisica ed emotiva, nella quale le tonalità plumbee scandagliate dalla sua produzione sotto l’alias Equal Stones tornano ad animarsi dell’afflato cinematico che caratterizzava in particolare “Hands Of A Murderer” (2015).
Proprio dall’evanescente tensione emotiva di quel lavoro ripartono i cinque lunghi brani di “Below Zero”, che avanzano a fatica tra crepitanti correnti droniche e folate che trasportano minuti sonori. Eppure, tra le ombre che popolano anguste insenature naturali spazzate da correnti gelide, la sensibilità compositiva lascia emergere orchestrazioni in qualche misura armoniche, suggellate da un brano finale di oltre un quarto d’ora che, metaforicamente, sgretola spesse coltri ghiacciate diluendole in un’affascinante sinfonia ambient-drone.