REPULSIVE WOMAN – Relief
(Self Released, 2019)
Una cittadina di poco più di centomila abitanti della Nuova Zelanda è diventata negli anni quasi una “denominazione d’origine” per la musica indipendente. Non è tuttavia solo la provenienza da Dunedin ad attrarre l’attenzione sul debutto sotto l’alias di Repulsive Woman di Millie Lovelock, già voce e chitarra della band pop Trick Mammoth e degli shoegazer Astro Children.
Quelle esperienze si ritrovano in varia misura negli otto agili brani che formano “Relief”: attitudine melodica e capacità di costruire piccoli mondi sonori dai tratti al tempo stesso sognanti e lievemente spigolosi costituiscono i cardini sui quali si fonda l’espressione solista di Millie, nella nuova veste non meno introspettiva che dotata di personalità decisa.
Seppur originate da una dimensione creativa solitaria, le canzoni di “Relief” sono il frutto di una condivisione realizzativa con altri musicisti locali e anche per questo risultano orientate a un’espressione non meramente dimessa e malinconica. Anzi, Millie Lovelock dimostra di potersi ascrivere a pieno titolo nel novero delle “ragazze con la chitarra elettrica” nuovamente tornate in auge, associando le proprie sinuose interpretazioni tanto a vibranti riverberi al rallentatore (“When I Get Good”, “Earn it Twice”), quanto a saggi di un sognante lirismo in minore (“Some Body”), che non manca di delicate rifiniture acustiche (“Rough Around The Edges”).
A fare da filo conduttore è dunque in particolare la sensibilità melodica dell’artista neozelandese, applicata a contesti parzialmente diversi e tra loro complementari nella definizione di una personalità spiccata, che si aggiunge a pieno titolo ai talenti originati da Dunedin e, in generale, alle numerose interessanti voci femminili emerse negli ultimi tempi dal continente oceanico.
brava!