DROPKICK – The Scenic Route
(Bobo Integral, 2020)*
Sedici dischi in poco meno di vent’anni sono un ruolino di marcia di tutto rispetto per una band impegnata a scrivere canzoni pop, rivestendole di variopinte sfumature chitarristiche. Eppure, in tutto questo tempo, gli scozzesi Dropkick non sono quasi mai usciti dal loro status di band – sia detto con rispetto – “minore” nel panorama indie-pop e in particolare in quel fertile microcosmo scozzese che negli anni ha proposto eccellenze assolute in quell’ambito.
Proprio a una di queste, i Teenage Fanclub, corre inevitabilmente il pensiero all’ascolto dei dieci brani da tre minuti che formano “The Scenic Route”, lavoro che fin dal titolo e dalla copertina si presta ad accompagnare lunghi itinerari automobilistici. Che si tratti delle strade illuminate dalla solarità ottimista dell’iniziale “Feeling Never Goes Away” o avvolte da crepuscoli di agrodolce malinconia come quelli di “Home Early” o “Broken”, i brani di “The Scenic Route” scorrono leggeri e veloci come le ruote sull’asfalto, sostenuti da chitarre il cui prevalente suono jangly si riveste a tratti di increspature elettriche più decise.
È pop accessibile all’ennesima potenza quello del quartetto, radicato in un gusto vagamente sixties e scandito dalle scorrevoli interpretazioni del cantante Andrew Taylor (protagonista anche di The Boys With The Perpetual Nervousness), che si adagiano con leggerezza a languori chitarristici tipicamente scozzesi (“A Matter Of Time”, “You’ll Always Be There”), sostenendo tuttavia anche i ritmi più incalzanti di un guitar-pop che guarda anche all’altra sponda dell’Atlantico (“Catching On”). È vero che alla fine della mezz’ora di “The Scenic Route” potrà restare la voglia di andare a riascoltare “Thirteen”, tuttavia la ricorrente sensazione di dejà vu è ampiamente temperata dalla qualità della scrittura di canzoni pop, davvero, senza tempo né età. Buon viaggio.
*disco della settimana dal 10 al 16 febbraio 2020