JESSICA – The Space Between
(Self Released, 2020)
Il “nuovissimo mondo” continua a costituire un microcosmo creativo a sé stante, nel quale continuano a originarsi proposte musicali dai caratteri spesso distintivi rispetto alle prevalenti produzioni europee e statunitensi. Capita così che nel continente oceanico si scoprano, magari con ritardo, piccole alchimie “di culto” in ambiti altrimenti poco battuti: è stato così per il peculiare folk-noir del duo Jep and Dep (“They’ve Been Called”, 2017), la cui metà femminile Jessica Vox debutta ora con un lavoro solista, pur sempre realizzato con la collaborazione e la produzione dell’altra metà del duo, il chitarrista e cantautore Darren Cross.
Benché appunto si tratti nuovamente del risultato di una collaborazione tra i due, “The Space Between” vede come assolute protagoniste la scrittura e le magnetiche interpretazioni di Jessica. Gli undici brani che formano il lavoro presentano durate e sonorità alquanto dilatate, entrambe funzionali a esaltare la pronunciata naturalezza espressiva della musicista australiana e i suoi testi riflessivi, che affrontano temi e sensazioni di profondità esistenziale. Eppure, nonostante i tempi lenti e le dense atmosfere che ammantano tutti i brani, le atmosfere di “The Space Between” non risultano particolarmente pesanti, anzi presentano caratteri in prevalenza sognanti, plasmati da una varietà di soffici riverberi chitarristici e, soprattutto, da parti vocali che in più di un passaggio (“The Weakening”, “Pictures”) rimandano a Elizabeth Fraser.
Le soffuse ambientazioni sonore che costituiscono il filo conduttore, oltre a svaporare in evanescenze aritmiche (“Go And Make Your Peace”), sono scandite da compassate risonanze e arpeggi chitarristici, che trasformano alcuni brani (“Apparition”, “Strangers”, “The Bridge”) in vere e proprie ballate, come di un folk narcolettico e ridotto all’osso. Sono dunque molteplici le sfaccettature di “The Space Between”, che rivelano la versatilità interpretativa di Jessica, artista la cui peculiare sensibilità è veicolata da una suadente intensità espressiva, tutta da scoprire.