JAMES OSLAND
Almond Drive
(Rusted Tone, 2021)
L’ormai duraturo percorso creativo di James Osland si è spesso incentrato sulla relazione con un ecosistema popolato non soltanto di luoghi e immagini, ma anche di frammenti sonori concreti tratti da essi. Entrambi gli elementi ricorrono, filtrate e amplificati dalla percezione individuale del ricordo nei dieci brani di “Almond Drive”, ispirati non a concetti astratti bensì a ben precisi contesti fisici con i quali l’artista inglese è entrato in contatto.
Senza indugiare nella piccola storia personale sottesa, facilmente reperibile nelle note di accompagnamento al lavoro (anche solo nel formato digitale), i suoi brani ne rispecchiano i caratteri sottilmente malinconici e, al tempo stesso, di estrema serenità connessi alla memoria dell’artista. Con grande delicatezza, Osland ricostruisce luoghi, ricordi e atmosfere attraverso una sequenza di filigrane elettro-acustiche, incorniciate da minuti field recordings, che via via acquistano definizione armonica, fino a realizzare scorci di un paesaggio bucolico dalle sfumature incantevoli.