KATY KIRBY
Cool Dry Place
(Keeled Scales, 2021)
Ancor prima di avere nel proprio curriculum una pubblicazione ufficiale, Katy Kirby ha attirato su di sé le attenzioni del microcosmo del cantautorato indipendente statunitense. Merito del sinuoso fascino delle sue interpretazioni e di una poetica già matura e niente affatto scontata.
Sono gli stessi elementi che, dopo un paio di pregevoli Ep, si ritrovano nel debutto su album “Cool Dry Place”, che in meno di mezz’ora abbraccia l’ampio arco espressivo della giovane artista di Nashville. I suoi ingredienti non appaiono sostanzialmente diversi da quelli che hanno assicurato un pur sotterraneo successo a Big Thief o (Sandy) Alex G, con la giusta miscela di introspezione casalinga e decostruita tensione elettrica. Senza rinunciare a qualche passaggio da inquieta “ragazza con la chitarra”, Katy Kirby condensa tuttavia in un’agile galleria di brani il suo approccio immediato alla scrittura e l’inclinazione per contesti sonori che ricreano in prevalenza atmosfere di disadorna intimità.
Tra ballate dalle delicate radici folk, spunti di un calore vagamente soul, vibranti parentesi elettriche e un esplicito omaggio a Leonard Cohen, il lavoro rivela un’artista dalla personalità composita e dalla suadente eleganza vocale. Da conservare con cura.
(pubblicato su Rockerilla n. 486, febbraio 2021)