BAILEY MILLER
Love Is A Dying
(Whited Sepulchre, 2023)*
Il debutto dello scorso anno, “Still Water”, aveva rivelato Bailey Miller quale affascinante nuova musa del drone-folk al femminile. All’evanescente complessità di quel lavoro, caratterizzato da brani in prevalenza di lunga durata e increspate correnti di elettricità statica in bassa fedeltà, il seguito “Love Is A Dying” offre un seguito immediato e in parziale controtendenza per immediatezza, estensione e anche connotati sonori.
Si tratta innanzitutto di una raccolta di canzoni registrate in presa diretta e presentate in scaletta nell’ordine nel quale sono state create, rispondendo a nient’altro che a un’ispirazione estemporanea e ai mutevoli sentimenti che l’hanno suscitata. Il processo creativo che vi ha condotto appare senz’altro sofferto e introspettivo, fedelmente testimoniato da brani scheletrici, i cui contorni umbratili, spesso definiti soltanto da scarne risonanze al rallentatore, soffondono timide ballate sospese (“Ink”, “Admirer”), dai contorni talora dichiaratamente folk (“Still”) o scandite da sparse note di pianoforte (“Hunger”).
Laddove le strimpellate acustiche di “Needs” delineano pur esili dinamiche nello sviluppo del brano, è piuttosto un senso di stasi riflessiva e sottilmente tenebrosa a dominare l’episodio di sola voce “Goldfinch” a cappella e gli otto minuti di “Mirror”, elegia spettrale e suadente, dalle archetipe sembianze drone-folk. Nonostante le frequenze di una chitarra baritono elettrica siano ricorrenti in tutto il corso del lavoro, la loro funzione è soprattutto quella di tratteggiare i fondali di canzoni invece orientate maggiormente orientate a un linguaggio folk tanto essenziale quanto visionari; unica eccezione è proprio la title track, che conclude il lavoro con una progressione elettrica distorta dagli echi in dissolvenza.
“Love Is A Dying” dimostra così la ricchezza del registro creativo della musicista dell’Ohio, non semplicemente orientato a un’estetica, ma caratterizzato da interpretazioni eteree e da una personalità di scrittura la cui personalità si percepisce, anzi, in maniera ancora più pronunciata nell’immediatezza di un diario di canzoni scritte e realizzate sull’onda dell’urgenza creativa ed emozionale del momento.
*disco della settimana dal 6 al 12 febbraio 2023