CINDY
Why Not Now?
(Mt.St.Mtn./Tough Love, 2023)*
Nel convulso presente delle produzioni musicali sempre più parcellizzate è ormai quasi una rarità trovare un gruppo di musicisti accomunati da provenienza geografica e impostazione stilistica tali da poter parlare di “scena”; eppure sembra qualcosa di molto simile quella che a San Francisco e dintorni ruota intorno ai vari Flowertown, Telephone Numbers, April Magazine, Famous Mammals e Sad Eyed Beatniks e della quale fa parte a pieno titolo Karima Gill, appunto metà del duo Flowertown e responsabile in prima persona della sigla Cindy, con “Why Not Now?” giunta al quarto episodio della propria produzione.
Accanto a lei, per l’occasione, si trova il tastierista Aaron Diko, che ha organicamente inciso sulla produzione delle undici brevi canzoni che formano il lavoro – in origine poco più che appunti casalinghi di Karima Gill – alle quali hanno poi contribuito altri musicisti impegnati nelle varie band della medesima area geografica. E in effetti, in “Why Not Now?” si respirano atmosfere di soffice, trasognata malinconia, che non possono fare a meno di lasciar correre il pensiero alle esperienze del Paisley Underground, che ormai qualche decennio fa animava la costa sudoccidentale degli Stati Uniti.
L’odierna espressione di Karima Gill non è tuttavia semplice portato di corsi e ricorsi storici, bensì risulta da un’elaborazione personale, che unisce il dream-pop del precedente “1:2” a una introspettiva psichedelia in bassa fedeltà, plasmata da cadenze rallentate applicate a riverberi chitarristici ed espansi impulsi organici, sui quali la sua voce disegna arabeschi incantati con sottile understatement, ma senza per questo rinunciare a un paio di episodi più schiettamente pop. Appena tre degli undici brani in scaletta superano i tre minuti di durata, mentre ben quattro non arrivano ai due, risultando tuttavia più che sufficienti a definire una perfetta, agrodolce alchimia tra atmosfera e pop d’autore.
*disco della settimana dal 17 al 23 aprile 2023