LOMA
How Will I Live Without a Body?
(Sub Pop, 2024)

C’è qualcosa, nella sensibilità artistica di Emily Cross in grado di rendere incantato e fortemente evocativo tutto ciò in cui si manifesta. Certamente la sua voce, delicatamente sognante ma anche a suo modo intensa e introspettiva, ma anche quella costante ricerca sonora, intrapresa dapprima nella solitaria dimensione casalinga di Cross Record e che nell’ormai stabile terzetto Loma, insieme a Dan Duszynski e Jonathan Meiburg (Shearwater) ha trovato apertura stilistica e di soluzioni sonore.

La condivisione creativa tra i tre musicisti ricorre anzi amplificata nei brani di “How Will I Live Without a Body?”, che sono il frutto del loro ritrovarsi a suonare insieme, dopo anni nei quali, per condizioni personali e poi per ovvie difficoltà pratiche, erano stati costretti a collaborare tra l’originario Texas di Duszynski, l’Inghilterra di Cross e la Germania dove si era trasferito Meiburg. Di tutti quei luoghi il lavoro reca tracce concrete, sotto forma di suoni ambientali, di contributi strumentali e, soprattutto, dei naturali riverberi di una cappella medievale del Dorset, dove numerose parti strumentali sono state registrate.

Non sono solo quelli a rendere atemporali e come impalpabili le melodie vocali dispensate da Emily Cross su una varietà di contesti sonori che danno luogo a una serie di canzoni oblique, dal fascino avvolgente. Che si tratti di brani incentrati su linee ritmiche scandite (“Arrhythmia”) o risuonanti note pianistiche (“Unbraiding”), o ancora di ballate che si dischiudono via via a crescendo riverberati e persino rumorosi (“Broken Doorbell”), Emily Cross riesce nuovamente a toccare corde profonde. A supportarla in maniera eccelsa sono soluzioni di arrangiamento ricercate e mutevoli, che non si limitano a replicare un canovaccio in senso lato dream-pop, elaborandone invece uno tutto proprio, nel quale elementi elettro-acustici, ritmiche e risonanze si rimescolano senza sosta, in combinazioni talora sorprendenti, che proiettano la vulnerabile introspezione di Emily Cross verso una dimensione di puro spirito e trascendenza.

http://lomatheband.com/

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