MASAYOSHI FUJITA
Migratory
(Erased Tapes, 2024)
Dopo oltre dieci anni a Berlino, da qualche tempo Masayoshi Fujita è rientrato in Giappone, portando con sé sensazioni ed esperienze del suo lungo soggiorno europeo. Non a caso, il suo primo lavoro organico dal ritorno a casa è dedicato al tema della migrazione, intesa come fonte di conoscenza e arricchimento: lo stesso assorbito dalla sua musica che, dai minuti impulsi ritmici del suo vibrafono si è ampliata a una ricca palette elettro-acustica.
Stillate note di sax, marimba e shō gravitano, insieme a occasionali frammenti vocali, intorno a impulsi sintetici che si dischiudono come petali, in delicata simbiosi tra tradizione giapponese e minimalismo.
(pubblicato su Rockerilla n. 529, settembre 2024)