endless_melancholy_epilogueENDLESS MELANCHOLY – Epilogue
(Hidden Vibes, 2013)

Il secondo album di Oleksiy Sakevych sotto l’alias Endless Melancholy giunge al culmine di un periodo nel quale l’artista ucraino non si è limitato ad affinare le sue emozionali partiture di neoclassicismo ambientale, bensì si è cimentato nell’esplorazione di universi sonori diversi, per quanto affini. Frutto di quelle esplorazioni, dopo le quattro tracce condivise con il polacco Marek Kaminski (Lights Dim) nello split “Soft Steps”, sono le collaborazioni che hanno dato luogo a quattro delle nove tracce di “Epilogue”.

Non per questo, però, il lavoro, estremamente vario e vitale anche grazie alle collaborazioni, può essere ad esempio ridotto alle decise linee melodiche apportate dallo stesso Kaminski al crescendo dell’iniziale “Blossoms”, né agli accenni di immaginario analogico del connazionale Creation VI che interpolano con frequenze cosmiche il fondale romantico di “Vanishing Whispers”.

Esili saturazioni in chiave dronica si sovrappongono invece ai soffi ambientali che percorrono gran parte dei brani firmati da Sakevych, che non solo ne evidenziano le già note doti di suggestione melodica minimale ma ne sviluppano anche gli aspetti più prettamente compositivi. Attraverso un’alternanza tra graduali ma inesorabili progressioni armoniche ed espanse sospensioni temporali tra le note del pianoforte, il compositore ucraino condensa nei suoi brani una serie di minute sinfonie, improntante ora a toccanti chiaroscuri autunnali (“November”, “Nostalgia”), ora sviluppate in più articolate successioni tra placida introspezione e ariose aperture affidate ad archi e crescendo percorsi da fremiti ritmici ed elettrici dalle lontane reminiscenze post-rock.

Lungi dall’essere un punto di approdo definitivo, “Epilogue” rappresenta piuttosto per Sakevych una prova di coesa evoluzione che, senza disperdere l’efficacia espressiva delle sue composizioni, le colloca sotto una varietà di luci e prospettive che confermano tanto le sue qualità quanto, più in generale, l’estrema vitalità delle proposte di neoclassicismo ambientale provenienti dall’Europa orientale.

Il disco è pubblicato dall’etichetta dello stesso artista in un’edizione limitata di cento copie confezionate a mano, nonché in formato digitale disponibile a offerta libera tramite http://endlessmelancholy.bandcamp.com.


https://www.facebook.com/emelancholy

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