SUN KIL MOON – Among The Leaves
(Caldo Verde, 2012)
Per il quinto album a nome Sun Kil Moon, Mark Kozelek torna a circondarsi di un ensemble di musicisti, deputato a offrire una maggiore varietà di soluzioni alla sua inconfondibile timbrica e all’ormai fedele chitarra dalle corde di nylon.
Al pari degli immediati predecessori, “Among The Leaves” è un album molto lungo; la sua ora e un quarto è però stavolta ripartita in ben diciassette tracce, improntate in larga misura a uno spirito più sereno e ottimista, adeguatamente supportato proprio dall’arricchito ventaglio strumentale. Ritmiche sfumate e arrangiamenti d’archi incorniciano infatti narrazioni che si colorano di un’insospettabile ironia (basti un titolo come “The Moderately Talented Yet Not So Attractive Middle Aged Man”), mentre moderate schegge elettriche si riaffacciano nella fluida “King Fish”.
Nelle tante ballate acustiche si percepisce parimenti un’inedita leggerezza: un pezzo vivace come “Sunshine In Chicago“ sarebbe stato impensabile alla luce dei più recenti “April” e “Admiral Fell Promises“, mentre la serenità di “Elaine” e “Young Love” dischiude il cuore del disco, rendendo evidente come l’animo pacificato di Kozelek filtri adesso i sentimenti attraverso il dolce distacco della maturità.
Non per questo il suo processo introspettivo può dirsi interrotto; e, nonostante l’eccessiva durata, “Among The Leaves” dimostra che a quarantacinque anni l’artista nativo di Massillon abbia ancora molto di sé da raccontare.
(pubblicato su Rockerilla n. 382, giugno 2012)