PUFFIN ON MY SIDE – A Weak Heart To Break
(Inglorious Ocean, 2012)
Un titolo che suona come un manifesto introduce le quattro cartoline sonore racchiuse nel terzo Ep del progetto solista di Alessio Mecozzi, chitarrista dei romani Mokadelic.
A un anno e mezzo di distanza da “Lech-Lecha”, Mecozzi si addentra ulteriormente in texture nebbiose tempestata da palpiti elettronici che ne smuovono i vapori senza con ciò alterarne un contenuto di suggestioni ovattate e dense di fragile emozionalità.
“A Weak Heart To Break” viene introdotto da coltri sintetiche stratiformi, ma la stasi iniziale si scioglie ben presto, evidenziando prima languidi riverberi e un cuore pulsante di calde folate melodiche, ovvero di rilanci ritmici che, in particolare in “Flags Were Waving”, fanno correre il pensiero alle più evanescenti costruzioni dei port-royal.
La cifra stilistica sottostante al progetto Puffin On My Side si mantiene tuttavia più riflessiva e oscura, come dimostrano l’incedere cadenzato e notturno di “Nothing Ever Happened Here” e soprattutto la solenne melanconia della conclusiva “Two Cold Bodies”, un vero e proprio caleidoscopio emozionale di saturazioni ed elongazioni di morbide note elettriche, che sublima sotto forme diverse le fascinazioni post-rock dei primordi “mokadelici” di Mecozzi.
Se ora quei tempi sono ormai ben lontani, la sua nuova dimensione artistica può dirsi saldamente consolidata in una cinematica miscela di ambient, elettronica e caldi suoni reali che nei venti minuti di “A Weak Heart To Break” offre una nuova, equilibrata prova di sé.
music won't save you 