CASS. – Loops & Farewell Sketches
(Self Released, 2013)
Poco più di mezz’ora di caldi suoni ambientali introducono Cass., progetto del ventiduenne tedesco Niklas Rehme-Schlüter, che nella sua prima autoproduzione in formato digitale e in cento copie fisiche sintetizza una già durevole ricerca sonora incentrata su field recordings, samples di vecchi dischi e una miriade di effetti su note acustiche ed elettriche.
Come il suo stesso titolo ben descrive, “Loops & Farewell Sketches” è dunque una rassegna di manipolazioni e filtraggi elettronici e, al tempo stesso, una raccolta di bozzetti dal cuore pulsante di sensazioni languide, riflessive e sottilmente malinconiche. Gli otto brani che compongono il lavoro restituiscono l’intima dimensione casalinga nella quale sono stati concepiti, eludendo tuttavia il rischio di ricadere in cliché “da cameretta” attraverso una sapiente miscela tra le diverse matrici sonore e un’apprezzabile varietà nell’orchestrazione di scarne texture melodiche.
A popolare i paesaggi emozionali di Cass., si susseguono infatti densi vapori ambientali (“Aiiy”, “Sans Peau”), morbidi riverberi intervallati da rilucenti screziature acustiche (“From Bay To Meadow”), ma anche profonde cadenze dub (“Rustling And Pure”). Quando poi, in particolare nella parte finale del lavoro, le atmosfere si fanno più notturne e rarefatte, la guida di scarne note pianistiche completa in un’austera chiave neoclassica l’obliqua ambience di “Falmer Sea Piano I”, fino ad sfiorare, nel conclusivo cammeo “Ethan Veerbek”, tenebrose sembianze che rimandano alle inquiete partiture di Erik Skodvin ai tempi dei primi Deaf Center.
Tra le mille proposte – e le innumerevoli autoproduzioni casalinghe – collocate in territori musicali affini, quella firmata Cass. riesce dunque a distinguersi per lo spessore della sfaccettata grana sonora e per la spontaneità espressa in otto tracce che coniugano in un peculiare equilibrio meditazioni ambientali e frammenti di melodie organiche.