LOTTE KESTNER – Until
(Saint-Loup, 2013)
Il periodo di grande fertilità creativa di recente attraversato da Anna-Lynne Williams torna a manifestarsi, a brevissima distanza dal suo secondo lavoro solista originale a nome Lotte Kestner (“The Bluebird Of Happiness”) in un corposo mini-album di quasi trentacinque minuti di durata nel quale, oltre a brani tratti dalle medesime session del disco, ne sono raccolti altri più vecchi, alcuni dei quali originariamente destinati ai Trespassers William.
Le otto tracce offrono un vario spaccato del registro espressivo della Williams, voce tra le più suadenti dell’ultimo periodo, qui impegnata non solo in sognanti armonizzazioni su narcolettici accordi acustici (secondo la formula di progressiva sottrazione di elementi elaborata nel recente album) ma in altrettanto eteree interpretazioni su esili basi sintetiche, non aliene da soffuse propulsioni ritmiche.
Concepite e realizzate in un lasso di tempo molto dilatato, le canzoni comprese in “Until” mostrano così anche imprevedibili derive verso un trip-hop scarnificato (“Flap”), mentre lo stesso brano d’apertura (“Confession”) muove da flebili suoni analogici in bassa fedeltà e l’affascinante “Bell Under Water” disegna un’ambience ovattata attraverso semplici vocalizzi.
La seconda parte del lavoro torna invece a battere gli abituali sentieri di minimali melodie acustiche disseminate da languori dl fascinosa eleganza, nell’occasione dotati di atmosfere lievemente più umbratili rispetto a quelle di “The Bluebird Of Happiness”. L’eterogenea provenienza del materiale raccolto in “Until” ne fa dunque qualcosa di ben diverso rispetto a una semplice appendice del recente album, materializzando nuovamente e in un ventaglio di soluzioni la magia che la voce di Anna-Lynne Williams è in grado di sublimare in ogni sua interpretazione.
music won't save you 