CREATION VI – Connection Pulse
(Freak Friendly, 2013)
Gli aspetti più esoterici e oscuri dei sotterranei dell’anima sono al centro della tortuosa esplorazione ambientale di Tim Six, già visto all’opera nello split “Antigravity” e in un remix compreso nell’ultimo lavoro di Oleksiy Sakevych sotto l’alias Endless Melancholy.
Nelle quattro tracce di “Connection Pulse” vengono esplorate, appunto, le connessioni organiche tra gli elementi, descritte nei loro caratteri conflittuali piuttosto che in quelli strettamente armonici. Ne risulta un plumbeo affresco psych articolato in due composizioni lunghe e due più concise, che fungono da momenti di graduale crescendo di torsioni droniche (l’iniziale “Moonlight Wire Pulsation”) ovvero da interludio di un sottobosco il cui apparente silenzio pullula invece di invisibile vita cellulare (“Language Of Mushrooms”).
Le due tracce più lunghe – rispettivamente dodici minuti e quasi diciassette – sfociano in sature distorsioni e torbidi soffi ambientali che, appena sotto il livello di un rumore latente, alimentano la costante tensione di fosche visioni sintetiche protese più che al cosmo al centro della terra.