ITHACA TRIO – Music For Piano & Patience
(Home Normal, 2013)
Già aduso per attitudine a composizioni di lunga durata, con “Music For Piano & Patience” Oliver Thurley affronta una sfida estremamente ambiziosa, quella della costruzione di due estesi monoliti soltanto attraverso pianoforte e loop manipolati.
Gli elementi costitutivi del lavoro sono già esaustivamente descritti dal titolo, poiché durata temporale e persistenza sonora delle due tracce di oltre mezz’ora ciascuna che lo costituiscono non si atteggiano quali semplici elementi accidentali delle manipolazioni di Thurley bensì ne rappresentano l’essenza costitutiva. Proprio sul lungo periodo – un po’ come avviene per William Basinski – acquisiscono infatti senso le interazioni tra fragili stille pianistiche e un universo di toni e microsuoni che ne costellano il percorso.
È quel che avviene, con modalità parzialmente diverse, nelle due tracce: la prima, “Lepidoptera, pt. II”, presenta una consistenza nebbiosa, con granulosi loop lasciati liberi di aleggiare in maniera apparentemente casuale intorno a timide note pianistiche a loro volta come asperse su un ampio canovaccio bianco, mentre i trentacinque minuti della seconda “Just Skin” appaiono maggiormente strutturati sotto entrambi gli aspetti tanto da delineare calde armonie puntellate da onde radio, sibili e crepitii in perenne moto centrifugo.
Proprio in tal senso la durata riveste un ruolo decisivo nella rappresentazione di Thurley, la cui fruizione non può certamente fare a meno della pazienza e del completo abbandono a un moto particellare di note e detriti sonori senz’altro in grado di ripagarla attraverso ininterrotte, infinitesimali variazioni.