THE POPGUNS – Pop Fiction
(Matinèe, 2014)*
Mentre in tanti nel mondo indie hanno (ri)scoperto negli ultimi tempi il guitar-pop britannico tra anni Ottanta e Novanta, capita ormai con una certa frequenza che qualcuno degli originari protagonisti di quel periodo torni a imbracciare gli strumenti per troppo tempo lasciati a prender polvere, cimentandosi di nuovo nella ricerca della perfetta canzone pop, attività che non si dimentica mai completamente, un po’ come andare in bicicletta…
A riprendere a pedalare, seguendo la medesima scia ad esempio di Vaselines e Proctors, tocca adesso ai Popguns, band formatasi a Brighton alla fine degli anni Ottanta, che aveva interrotto le proprie pubblicazioni nel 1996 con all’attivo tre album e una lunga serie di singoli.
La band si è riformata due anni fa, con quattro dei cinque membri originari, un nuovo batterista e una seconda voce femminile a supportare quella della cantante Wendy Morgan. Le dieci canzoni di “Pop Fiction”, precedute dal singolo “Lovejunky”, rappresentano il primo frutto della seconda giovinezza dei Popguns, per i quali davvero sembra che il tempo non sia passato: l’associazione di melodie dolci e sognanti con una miscela di chitarre e ritmiche vivaci ma anche imbevute di languori agrodolci è una formula che non conosce decadimento temporale, evidentemente connaturata all’indole di musicisti pur ormai distanti dai propri vent’anni.
Quell’indole permane immutata nella carrellata di canzoni che si apre con la spiccata consistenza elettrica di “City Lights”, con il passo sbarazzino di “If You Ever Change Your Mind” e quello l’incalzante del singolo “Lovejunky”. Anche in questi distillati di solare immediatezza si affaccia tuttavia qualche nube, come a dire che l’essenza del pop continua a non essere soltanto quella romantica di spensierate corse in “Alfa Romeo” o quella scatenata da guitar-pop retrò di “Leaning On The Backline”.
Sono anzi i brani più riflessivi e malinconici quali “Still Waiting For The Winter” e “Out Of Sight” a esaltare la ritrovata vena dei cresciuti ragazzi di Brighton, a testimonianza di come il trascorrere del tempo non ne abbia scalfito la capacità di scrivere melodie scorrevoli né quell’equilibrata miscela di dolcezza sognante e inquietudine post-adolescenziale che continua a costituire premessa fondamentale di ogni canzone pop che si rispetti, oggi come un quarto di secolo fa. The Popguns l’hanno ritrovata dopo tanto tempo e in “Pop Fiction” la ripropongono, filtrata dalla maturità ma animata dallo stesso spirito inalterato.
*album della settimana dal 1° al 7 dicembre 2014