BE MY FRIEND IN EXILE – Creator, You Destroy Me
(Already Dead Tapes, 2015)
Ancora una volta una cassetta, dopo la recente “Apostasy”, raccoglie il nuovo stadio della ricerca sonora di Miguel Gomes, applicata a una tenebrosa lega di rumore e ambient tenebrosa, dalla quale l’artista inglese mira a estrarre gli elementi costitutivi, plasmandoli in forme immediatamente suggestive.
È quel che avviene, in maniera particolarmente evidente, lungo i tre quarti d’ora di “Creator, You Destroy Me”, nei quali convivono immersioni in claustrofobiche profondità dark-ambient, roboanti flussi di magma distorsivo e aperture a una dimensione atmosferica di inaspettata ampiezza. Anche sulla scorta del lavoro precedente, queste ultime paiono costituire il fulcro delle esplorazioni di Gomes, che anche in questo lavoro non rinuncia a basse timbriche apocalittiche (“Ultima Linea Rerum”) e roboanti apici di rumore (i dieci minuti della monolitica “Memories Of Childhood, Feelings For The Future”), dispensa tuttavia anche visioni ambientali ariose (“Fever Dream” e “Control Heartbeat Delete”) e maestose sublimazioni di una densa nebbia di feedback che ne indirizza l’estetica in una direzione affine, ad esempio, a quella di Lawrence English.
Benché la prolificità dell’artista inglese non disperda la consistenza delle frequenze prodotte dalla sue manipolazioni, la via parzialmente nuova tracciata da “Creator, You Destroy Me” proietta Gomes verso una sintesi tra recessi sotterranei e vapori atmosferici, senz’altro suscettibile di ulteriori sviluppi e di un’auspicabile più ampia possibilità di diffusione.