MAMMOTH PENGUINS – Hide And Seek
(Fortuna Pop!, 2015)
Nuova vita e tanta carica da infondere alle sue canzoni per Emma Kupa, beniamina di Darren Hayman e per lungo tempo voce degli Standard Fare; la nuova avventura, che risponde al curioso nome di Mammoth Penguins, riparte da Cambridge con nuovi compagni, riproponendo la classica forma di terzetto indie-rock.
Al gusto post-adolescenziale degli intrecci tra ritmiche marcate e grana elettrica a tratti un po’ grezza, i dodici brani da tre minuti di “Hide And Seek” rispondono tematiche sottilmente riflessive e malinconiche, che unite al lirismo pop del songwriting della Kupa offrono gradevoli scorci indie-pop. È il caso, in particolare, delle agrodolci “We Won’t Go There”, “Played” e “Cries At The Movies”, nelle quali tempi meno serrati e una minore enfasi elettrica incorniciano uggiosi quadretti che possono far ripensare agli Allo Darlin’ più vivaci.
Stentano a brillare, invece, le linee melodiche della Kupa quando scosse da spasmi emo da tarda college-radio (“Postcard”, “Make A Difference”) o sovrastate da un fuzz chitarristico che ne soffoca il carattere spensierato e giocoso sotto strati di un guitar-pop invero un po’ stereotipato (“Propped Up”, “The Hermit”).
Oltre che un’energetica ripartenza, “Hide And Seek” appare dunque un disco power-pop agile e divertente, sicuramente adatto ad accompagnare scorribande estive di ragazzi un po’ cresciuti, ma che potrebbe essere spazzato via dal primo temporale agostano. Del resto, Emma Kupa e compagni dovrebbero ben sapere che non si può giocare a nascondino per sempre…