PIERCE WARNECKE – Memory Fragments
(Room40, 2016)
A margine di una serie di collaborazioni multimediali e, soprattutto, della sua attività accademica come docente della scuola di specializzazione musicale del Berklee College di Valencia, Pierce Warnecke presenta il suo primo lavoro solista nel quale traduce in pratica i propri studi su fonti sonore elettro-acustiche.
Dedicato, come da titolo, al tema del ricordo umano – posto in antitesi con la memoria digitale dei moderni supporti audiovisivi – “Memory Fragments” è appunto una sequenza di istantanee disarticolate nelle quali ottundenti stratificazioni sintetiche si alternano a segmentazioni ritmiche e destrutturazioni rumorose. La labilità della memoria umana viene dunque così fedelmente rappresentata attraverso impulsi sonori tra i cui incastri, spesso faticosi, è comunque dato intravedere stille armoniche acustiche, gravitanti in un universo misterioso e insondabile, proprio come le dinamiche nervose.
Lavorando alla composizione di concetti opposti, l’artista tedesco perviene così a un’applicazione pratica della propria ricerca, che ne combina l’aspetto puramente intellettuale con dinamiche concrete dal pronunciato impatto sonoro.