MEGAN ALICE CLUNE Furtive Glances (Room40, 203)* Il titolo “Furtive Glances” riassume perfettamente la natura delle sette tracce che ne formano l’agile scaletta: istantanee improvvisate al pianoforte, raccolte da Megan Alice Clune nel corso degli ultimi dieci anni sotto forma di memorie audio catturate in vari luoghi e situazioni. Tutte denotano la duplice ricerca da…

SIAVASH AMINI A Trail Of Laughters (Room40, 2021) Lontani sono i tempi dei luminosi riverberi chitarristici di “What Wind Whispered To The Trees” (2014) e della liquida declinazione drone-gaze di Siavash Amini. In continuità con i suoi lavori recenti, il presente dell’artista iraniano ne testimonia l’inquietudine individuale, acuita dall’isolamento e dalla compressione delle libertà contemporanea…

CHIHEI HATAKEYAMA – Forgotten Hill (Room40, 2019) I luoghi, il concetto di tempo e la memoria connessa a entrambi costituiscono ricorrenti tracce tematiche per la sperimentazione sonora. Tutte e tre ricorrono nel nuovo lavoro di Chihei Hatakeyama, nel quale è condensato un itinerario di suoni e sensazioni ricavate da un soggiorno in una zona rurale…

SIAVASH AMINI – Serus (Room40, 2019) Da un paio d’anni a questa parte, la tavolozza dronica di Siavash Amini è diventata decisamente più cupa e inquieta rispetto a quella che dispensava riverberi chitarristici quasi romantici ad esempio in “What Wind Whispered To The Trees” (2014). I quattro brani di “Serus” si collocano infatti su una…

RAFAEL ANTON IRISARRI – Solastalgia (Room40, 2019) Maestose onde di un inevitabile declino introducono la prima delle due suite che costituiscono il novo lavoro di Rafael Anton Irisarri. “Solastalgia” è la sintesi di una serie di processi opposti, la cui lunga durata è catturata nella loro manifestazione puntuale. Rumore liquido e modulazioni armoniche, tensione distorta…

TOMASZ BEDNARCZYK – Illustrations For Those Who (Room40, 2018) Tra i precursori della ricca scena sperimentale polacca, Tomasz Bednarczyk torna a licenziare un album a proprio nome dopo quasi un decennio e dopo la recente parentesi di New Rome. “Illustrations For Those Who” deriva da un approccio creativo che mira a indagare le potenzialità di singole…

CHIHEI HATAKEYAMA – Mirage (Room40, 2017) Viene da lontano il nuovo lavoro del prolifico asceta ambient-drone Chihei Hatakeyama: non solo è il risultato di un’ispirazione manifestatasi durante un viaggio in Asia Minore ma è stato in seguito definito nei suoi dettagli per un periodo di cinque anni. Come un’autentica scultura sonora, o una costruzione architettonica, “Mirage”…

LAWRENCE ENGLISH – Cruel Optimism (Room40, 2017)* Al pari di Tim Hecker e di pochissimi altri, Lawrence English è riuscito a far transitare la propria rumorosa ricerca sonora nel più ampio panorama indipendente internazionale, tanto che ogni sua nuova uscita richiama un’attenzione senz’altro non paragonabile a quella abitualmente riservata alla sperimentazione ambient-drone in generale. Così è…

HEXA – Factory Photographs (Room40, 2016) Quante diverse accezioni può assumere il termine (post-)industriale? Il duo formato da Lawrence English e Jamie Stewart (Xiu Xiu) deve essersi posto un simile interrogativo, nel momento in cui si è trovato ad approcciare l’aspetto sonoro delle fotografie di fabbriche e capannoni industriali che hanno fatto parte di una…

PIERCE WARNECKE – Memory Fragments (Room40, 2016) A margine di una serie di collaborazioni multimediali e, soprattutto, della sua attività accademica come docente della scuola di specializzazione musicale del Berklee College di Valencia, Pierce Warnecke presenta il suo primo lavoro solista nel quale traduce in pratica i propri studi su fonti sonore elettro-acustiche. Dedicato, come…

RAFAEL ANTON IRISARRI – A Fragile Geography (Room40, 2015)* Già nell’Ep di inizio anno “Will Her Heart Burn Anymore”, Rafael Anton Irisarri aveva voluto rendere emblematica la ripartenza personale e artistica coincisa con il trasferimento a New York e con la dotazione di una strumentazione interamente nuova, dopo essere stato derubato di quella precedente nel…

ERIK GRISWOLD – Pain Avoidance Machine (Room40, 2015) L’immaginifica “macchina per evitare il dolore” è stata identificata da Erik Griswold nel pianoforte, anzi scoperta al suo interno. È infatti nella spoglia semplicità dello strumento, oltre che nella complessità delle articolazioni tonali ricavabili dalla “preparazione” dello strumento che il navigato compositore americano, da tempo residente in…

CHIHEI HATAKEYAMA – Moon Light Reflecting Over Mountains (Room40, 2015) L’osservazione del mondo naturale continua a popolare l’immaginario di Chihei Hatakeyama, la cui prolifica attività di compositore ambientale va sempre più caratterizzandosi nel senso dell’aderenza a luoghi, paesaggi e fenomeni atmosferici, osservati con l’occhio sensibile di chi, attraverso la loro traduzione in materia sonora, vuole omaggiarli…

RAFAEL ANTON IRISARRI – Will Her Heart Burn Anymore (Room40, 2015) Nella descrizione dell’esperienza di un artista si parla di “nuovi inizi” probabilmente più spesso di quanto non sia legittimo fare. Eppure, come altro definire per Rafael Anton Irisarri le quattro tracce racchiuse in “Will Her Heart Burn Anymore”? Una nuova residenza (New York, dopo…

LAWRENCE ENGLISH – Wilderness Of Mirrors (Room40, 2014) Non sembri strano che un drone-artist navigato quale Lawrence English individui apertamente in band quali Swans e My Bloody Valentine le matrici di ispirazione del suo ultimo lavoro, primo album organico dopo tre anni trascorsi dedicandosi a progetti e formati diversi, nonché a collaborazioni tra le quali…

SIMON JAMES PHILLIPS – Chair (Room40, 2013) Il confronto del suono con gli spazi circostanti è costante materia di confronto per la maggior parte degli artisti che si cimentano con gli aspetti latamente ambientali della musica. Pochi, tuttavia, hanno declinato il tema in spazi concreti, estranei agli studi di registrazione, e attraverso l’impiego sostanzialmente esclusivo…

RAFAEL ANTON IRISARRI – The Unintentional Sea (Room40, 2013) Dal fragile equilibrio degli ecosistemi naturali, ispirato dalla storia di un tentativo di deviazione di un corso d’acqua californiano risalente al ventesimo secolo, Rafael Anton Irisarri ha tratto l’ispirazione per le cinque lunghe tracce di “The Unintentional Sea”, terzo lavoro sulla lunga distanza a suo nome,…