VV.AA. – VA Compilation #4
(Assembly Field, 2016)
Nell’universo sempre più parcellizzato delle micro-produzioni, esperienze come quelle dell’etichetta Assembly Field sono emblematiche di un modo di fare musica animato da passione disinteressata, al quale corrisponde un’identità espressiva che soprattutto in ambito sperimentale è utile a definire spazi produttivi coerenti, immediatamente identificabili.
Proprio tale comunanza di identità si ritrova tra le tracce della raccolta che celebra il terzo anno di vista dell’etichetta inglese curata da Phil Edwards; come tutte le compilation, anche la quarta della serie di Assembly Field, reperibile in download gratuito tramite la sua pagina Bandcamp, accosta artisti dai percorsi di ricerca sonora tra loro diversi ma in qualche misura complementari.
Le distanze, ad esempio, tra l’ambience profonda di Robert Farrugia e di James Osland e le allucinazioni sintetiche di Babel e di Berber Ox sono abbreviate dal loro comune carattere visionario, mentre la solo apparente cerebralità dell’approccio alla ricerca ambient-drone è ampiamente temperato dalle emozionali timbriche chitarristiche di Jazzdefector e Yellow6, oltre che dalle stille pianistiche di Noémi Bolojan.
Raccolta interessante, che può permettere di (ri)scoprire sotto diversa luce gli elementi apportati da numerosi artisti più o meno riconosciuti nell’ambito d’azione dell’etichetta inglese, intesa a cogliere dell’universo ambient-drone gli aspetti più suggestivi e cinematici.