A YEAR IN THE COUNTRY – No More Unto The Dance
(A Year In The Country, 2016)
Il percorso da “acchiappafantasmi rurali” degli artisti riuniti intorno al collettivo A Year In The Country presenta in “No More Unto The Dance” una significativa deviazione urbana.
Non si tratta, in realtà, della prima volta che stranianti elementi sintetici compaiono nella tavolozza sonora recante la firma condivisa del collettivo che è anche etichetta dispensatrice di limitatissime edizioni, ma senz’altro i quaranta minuti in traccia unica (ancorché ripartiti in una sequenza di episodi più brevi) di “No More Unto The Dance” presentano spiccati contenuti metropolitani, seppure innestati su un ordito dal ricorrente denominatore spettrale.
Al mutare degli orizzonti paesaggistici, non muta dunque l’atmosfera straniante di A Year In The Country, adesso non più riconducibile a linguaggi latamente folk, bensì prodotta da una sequenza di pulsazioni e strati ipnotici, dai tratti invariabilmente notturni e visionari.
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