SORRY GILBERTO – Twisted Animals
(Solaris Empire, 2016)
Alla curiosa denominazione di Sorry Gilberto corrisponde un altrettanto ironico duo da tempo attivo nell’underground berlinese e non a caso presente nella recente raccolta “Berlin Songs Vol. 4” con una spassosissima filastrocca.
Quel brano può in un certo senso considerarsi una succosa anteprima di “Twisted Animals”, quinto disco di Anne von Keller e Jakob Dobers, i cui undici brani mantengono fede all’idea di orchestra in miniatura del duo, tanto dal punto di vista della dimensione numerica quanto da quello della strumentazione impiegata, che i due musicisti hanno il vezzo di affermare essere a misura di trasporto in automobile.
Ukulele, glockenspiel e tastierine (più o meno) giocattolo popolano infatti le canzoni di “Twisted Animals”, delicate miniature di agrodolce malinconia che non rinunciano al gusto giocoso di un affiatato folk-pop casalingo, variamente contaminato con elementi che tracciano idealmente un ponte dalle tradizioni uggiose mitteleuropee a spensierate cadenze tropicali.
La leggerezza dei Belle & Sebastian e l’intimismo degli ovattati scambi vocali dei due artisti danno forma a una sequenza di canzoni imbevute di un’eleganza pop di altri tempi, la cui sottile malinconia è comunque ben temperata dalla capacità del duo di non prendersi troppo sul serio, ad esempio inserendo brillanti ritmiche acustiche e tastierine vivaci in passaggi di delicata introspezione, che rispecchiano il fascino dimesso e il romanticismo di un cielo grigio autunnale berlinese, non a caso evocato proprio dal titolo del brano d’apertura.