SHAPE WORSHIP – A City Rewritten
(Front & Follow, 2016)
Il denso impianto concettuale della “hauntologia topografica” presentata da Ed Gillett nel suo primo lavoro sulla lunga distanza sotto l’alias Shape Worship (“A City Remembrancer“, 2015) è stato sottoposto a rilettura integrale. Il tema dell’urbanizzazione spersonalizzante, declinato da Gillett sotto forma di una spettrale ambience post-atomica, è stato riscritto da parte di sei diversi artisti.
Tutte le versioni contenute in “A City Rewritten” sono profondamente plasmate dai loro autori: salienti, in particolare, quella pulsante di Pye Corner Audio, quella cameristica del violino di Laura Cannell e quella in delicata chiave vocale delle Lutine. Tutte mantengono comunque intatto il loro originario tratto visionario.
(pubblicato su Rockerilla n. 434, ottobre 2016)