SONICBRAT – Murmurations
(Kitchen, 2016)
A tre anni esatti di distanza dalle minimali pièce notturne di “Stranger To My Room”, il compositore singaporiano Darren Ng, alias Sonicbrat, torna a cimentare la propria formazione di musicista classico nella creazione di itinerari sonori dagli spiccati contenuti descrittivi. Nel caso di “Murmurations”, lo spunto di ispirazione coincide con una rappresentazione naturalistica avente ad oggetto il tema della migrazione, declinata tanto nei suoi aspetti paesaggistici quanto in quelli più legati all’idea del viaggio, della distanza e della malinconia da essi recata.
È sempre il pianoforte il centro del microcosmo creativo di Sonicbrat, plasmato nelle nove tracce del lavoro da una varietà di tempi e timbriche che includono dapprima moderate progressioni armoniche incapsulate da lievi arrangiamenti cameristici (“III”, “IV”), quindi sospensioni granulose nei cui interstizi si affacciano con decisione sempre maggiore field recordings ornitologici, che assumono via via il centro della scena (“VIII”, “IX”).
Nonostante una bonus track digitale (“niǎo”) i cui evocativi contorni orchestrali si pongono in sostanziale controtendenza, il lavoro per progressiva sottrazione di elementi posto in essere da Darren Ng avvicina così sempre di più un grado zero compositivo nel quale il suono del pianoforte e quelli ricavati dall’ambiente, atmosferico e vivente, si fondono in un unicum del quale costituiscono, in effetti, due prospettive di osservazione diverse ma pienamente complementari nella loro rispondenza a un istinto naturale.