JOHN THUMB – John Thumb
(Other Songs Music Co., 2017)
Vengono da lontano le canzoni proposte da John Thumb nel suo omonimo album di debutto. Non solo sono radicate in una vena scrittoria risalente ai tempi dell’adolescenza e in precedenza manifestatasi nell’alveo della folk band The Good Hunters, ma soprattutto sembrano provenire da un’altra era, da un tempo fermatosi nella tradizione, tuttavia filtrata da un non comune lirismo, da un tocco lieve e dalla calda pacatezza del suo timbro vocale.
Così, il cantautore canadese perviene finalmente al proprio debutto, decantato dagli anni nella concisione di nove tracce la cui durata media raggiunge appena i tre minuti; eppure, in ciascuna di esse si manifesta compiutamente la sua capacità di raccontare storie imbracciando una chitarra, con la quale spazia tra scarni accenti folk e polverose reminiscenze country.
Non per questo le canzoni di Thumb non risultano contemporanee, animate come sono da una poetica misurata, mai sopra le righe, che ne valorizza il lirismo delle interpretazioni, in particolare nei brani di più compassato intimismo (“Clementine”, “Thundertown”). Un’altra scoperta di pregevole artigianato cantautorale proveniente dal Canada profondo.