BRUNO SANFILIPPO – Pianette
(ad21, 2019)*
Nei suoi prolifici itinerari tra minimalismo neoclassico e modernità elettronica, Bruno Sanfilippo ripiega adesso sull’essenzialità del pianoforte per dare libero sfogo agli aspetti più istintivi e candidi della ispirazione.
Lo stesso compositore argentino presente infatti “Pianette” come una raccolta di pièce derivanti da una comune matrice concettuale, che lega sogni e fantasie bucoliche al mondo incantato delle bambole e dei giochi meccanici. Meccanici e perfetti nelle loro ripetizioni sono appunto i movimenti che generano i suoni del pianoforte, le cui armonie diventano a loro volta magiche e immateriali come i sogni. Non è nemmeno necessario scorrere titoli quali “Doll”, “Marionette”, “Wooden Toys”, “Tin Soldiers” o “Dreams Of An Elephant” per cogliere l’immaginario sotteso a tutti i dodici brani: fragile, sognante ma anche in qualche misura spettrale.
Scivolando idealmente sulle superfici levigate di bambole antiche o insinuando le proprie risonanze tra ingranaggi misteriosi, le note stillate dal pianoforte di Sanfilippo creano un microcosmo di delicata quanto irreale perfezione. Proprio la consapevolezza adulta della natura fantastica di un mondo popolato da simulacri e sogni infantili dotano le composizioni di “Pianette” di una sottile inquietudine, pressoché indistinguibile dalla loro aggraziata natura armonica.
Alla ricorrente ripetitività dei dischi di “piano solo”, Bruno Sanfilippo oppone così la rigenerante freschezza di una capacità espressiva, nell’esecuzione e nelle tecniche di registrazione, che con estrema naturalezza traduce l’immaginario in suono.
*disco della settimana dal 31 dicembre 2018 al 6 gennaio 2019