NIMH – Beyond The Crying Era
(Winter-Light, 2019)
La prolificità di Giuseppe Verticchio non contraddice affatto i lunghi periodi di elaborazione delle sue creazioni sonore, né tanto meno l’estrema cura con la quale l’artista romano torna talora su composizioni già edite. “Beyond The Crying Era” rende testimonianza fedele di tale affermazione, visto che sei dei dieci brani in esso contenuti derivano da “This Crying Era” (2012), a loro volta realizzati nell’ampio periodo di quasi un decennio, adesso oggetto di nuovo mastering e presentati nella forma di una compilazione organica, con l’aggiunta di quattro ulteriori brani.
Nonostante l’ampiezza temporale e la non uniforme matrice concettuale che ha presieduto alle varie tracce, la resa complessiva degli oltre settanta minuti dei quali si compone “Beyond The Crying Era” è estremamente coesa, omogenea e consequenziale. Dalle abrasive coltri di tenebra che dischiudono orizzonti di immediata inquietudine al loro ideale superamento sotto forma dei drone lievemente più aerei di alcuni dei brani aggiunti (comunque ori risalenti allo scorso decennio), il lavoro presenta un coerente itinerario narrativo, risultante dalla vera e propria scultura da parte di Verticchio di una materia sonora dalla consistenza imponente.
Ancora una volta, in un lavoro di Nimh coesistono in equilibrio componenti cinematiche e spigoli post-industriali, incubi contemporanei e loro esorcizzazioni prospettiche, attraverso un’elegiaca sinfonia di rumore atmosferico.