ØJERUM – On The Swollen Lips Of The Horizon
(Line, 2019)
La prolificità di Paw Grabowski è tale da scompaginare persino i calendari di chi finisce per rincorrerne tardivamente le uscite: se a inizio marzo l’artista danese aveva idealmente suggellato il risveglio primaverile con i delicati intarsi di “Nattesne”, ad aprile è già tempo di una nuova pubblicazione digitale, che consta di due lunghe improvvisazioni dal vivo realizzate con filtri ed effetti e presentate senza rimaneggiamenti successivi.
“On The Swollen Lips Of The Horizon” mette in luce il carattere istintivo delle creazioni ambientali siglate øjeRum, dapprima sotto forma di plumbee risonanze e poi di graduali rarefazioni che rimandano a una versione delle suggestioni di “Twin Peaks” emesse da una radio a transistor. Frequenze più elevate, ma pur sempre granulose, popolano la seconda traccia, librandosi su un orizzonte indefinito come distanti voci distorte proiettate verso luoghi di un’immaginazione che, nella musica di Paw Grabowski, trova ad ogni uscita nuovo alimento.
Di questo schema espressivo semplice e mutevole fanno ancora una volta parte le imperfezioni connaturate aalla qualità delle registrazioni o, come nel caso di “On The Swollen Lips Of The Horizon”, all’estemporaneità di una realizzazione sonora invece cristallizzata dall’immancabile supporto analogico. Carpe diem.