THE STAR PILLOW – Music For Sad Headbangers
(Midira, 2019)

I metallari tristi non sfasciano chitarre, ma riflettono sulle loro corde per ricavarvi una varietà di effetti sorprendenti. È questa la conclusione ricavabile dalle sei tracce di “Music For Sad Headbangers”, ennesimo intrigante lavoro di Paolo Monti e ultimo lavoro di un periodo estremamente prolifico, che viene infatti pubblicato a poche settimane dal precedente “Quattro Dialoghi Fuori Campo“. Di elementi fragorosi che possano tener fede al titolo vi sono quasi soltanto quelli del granitico incipit dell’iniziale “Bruno Martino Is My Tom Araya” (titolo di geniale ironia), tuttavia ben presto depotenziati da risonanze di rumore liquido, e quelli dell’insistita tensione elettrica di “Moving Grey”.

Se questi passaggi rispecchiano il profilo più robusto delle sperimentazioni droniche di The Star Pillow, buona parte del lavoro è invece consacrata a quello più strettamente ambientale, nel quale distorsioni ed elevazioni armoniche si fondo in una materia sonora cinematica e densamente evocativa, suggellata dalle evanescenze di “Departures” e soprattutto dai crepitanti vortici di “Quiet Cooper, Well Not Die Today”. Monti ha già annunciato che a “Music For Sad Headbangers” seguirà un periodo di silenzio e, probabilmente, di riconsiderazione di un percorso creativo che con questo lavoro può dirsi compiuto, sotto forma di una suggestiva sintesi di rumore e atmosfera.

http://www.thestarpillow.blogspot.com/

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